sabato 31 dicembre 2016

Un saluto all'anno che se ne va




Mi sembrava interessante salutare il 2016 con questo video-sintesi dell'anno, realizzato da Pictonline (che in merito ha anche pubblicato un libro : "Almanaque 2016").


venerdì 30 dicembre 2016

Step 22 : La fabbrica dei sogni e l'arte quotidiana

Per scoprire l'opera architettonica che meglio rappresenta il turchese chiaro dobbiamo spostarci sul Lago d'Orta in Piemonte e precisamente a Crusinallo, frazione del comune di Omegna. E' qui che " L'Officina per la lavorazione della lastra in ottone e alpacca, con fonderia" si trasforma in una delle fabbriche del design italiano : sto parlando dell'Alessi, nota azienda di design, e del suo stabilimento.. color turchese! 

















E' negli anni '90 circa che l'architetto e designer Alessandro Mendini progetta la fabbrica di Crusinallo, come la vediamo oggi, e il museo Alessi. Questi presentano una predominanza del color turchese e cercano di fondere l'arte con la produzione industriale.

Ingresso della fabbrica con il cavatappi " Anna G.", disegnato da Mendini

La stessa capacità di trasformare gli oggetti della vita quotidiana, come possono essere un cavatappi o una matita, in arte, ma in un ambito totalmente diverso dalla produzione industriale, la si può trovare nell'artista e designer italiano
 Benedetto Demaio. Ho scoperto questo artista, che ha fatto del color turchese il filo conduttore delle sue opere, in un articolo presente nella rivista di architettura e design online Objects

"Ogni cosa è un punto di partenza ed ha insito nella sua natura un mondo di possibilità creative tutte da scoprire e svelare. Osservare, memorizzare e immaginare, questo è il segreto." - Benedetto Demaio per MarkoMorciano.









Le informazioni per la fabbrica dell'Alessi sono tratte dal libro:
Alberto Alessi, " La fabbrica dei sogni - Alessi dal 1921 " (1998), Milano : Electa/Alessi, 1998. 

Foto Copyright Benedetto Demaio.

Al prossimo post! 

giovedì 29 dicembre 2016

Step 11 : Il turchese protagonista

Ho lasciato questo step fra gli ultimi, perché ritenevo fosse fra i più difficili. Ma quando mi sono inoltrata nella ricerca, ho scoperto quanto potere possa avere un'immagine o un testo e l'ho trovato uno dei post più interessanti e affascinanti fatti finora.

Incominciamo con la fotografia

"Ogni azione contiene un rischio intrinseco e ogni atto, ripetuto costantemente, diventa un rito. Premere l’otturatore, mettere a fuoco, scegliere l’obiettivo da usare, sono tutte azioni rituali per un fotografo, ma la fotografia va ben oltre queste azioni. L’immagine non è solo un’immagine, è anche un documento, un messaggio e il racconto di una realtà." - Azu Nwagbogu, fondatore del Lagos photo festival

E' cosi che si apre il Lagos photo festival, unico incontro di fotografia in Nigeria, che quest'anno ha avuto come tema "Rituals and performance : inherent risk" . E' fra i fotografi che hanno esposto quest' anno che ho trovato l'opera turchese di David Uzochukwu " Giving way". 


Giving way, David Uzochukwu

Questa fotografia fa parte di una serie di scatti, che traggono ispirazione dalle opere scritte dal padre della letteratura africana Chinua Achebe. Hanno come obiettivo quello di mettere in luce la corruzione e la rottura dell'integrità del popolo nigeriano Igbo, avvenuta in seguito alla colonizzazione e alla successiva indipendenza della Nigeria. A causa dell'instabilità del paese, infatti, molti giovani sono stati costretti a corrompersi e questo ha portato alla rottura fra le nuove e le vecchie generazioni, così come c'era stata una rottura fra i missionari e i nativi. E' proprio su questo parallelismo che giocano le fotografie di David Uzochukwu, che fa delle sue opere un documento importante della transizione subita dalla Nigeria. 

E' possibile vedere altre splendide foto nell' articolo pubblicato dal giornale Internazionale il 17 novembre 2016. 

Passiamo ora ad un articolo di giornale

Il turchese protagonista passa dalle piume della fotografia precedente al titolo dell'articolo del noto giornale scientifico Focus : " Turchese per l'ansia e viola contro gli attacchi panico, il colore che cura" , in cui si mette in evidenza l'influenza benefica che può avere il colore sull'umore quotidiano e come ogni singolo colore abbia un effetto su uno specifico problema. 


E' l'esperta di cromoterapia emozionale , Sara Cicolani , ad affermare che " Altri colori ci aiutano a metterci in contatto con le nostre discordanze emozionali quotidiane così tipiche di questo periodo storico tra cui la paura di non essere amati, la fame d'amore (rosa/cristallo); [...] l'ansia (turchese); avere mille paure (celeste acqua)". ( Focus online, sezione ambiente, 23 ottobre 2015) 


Per finire, vorrei citare l'articolo di cronaca pubblicato il 10 luglio 2016, sul giornale online "SenigalliaNotizie" : si riporta l'arresto di una giovane 25enne che ha rubato il portafoglio di una signora. 
"La vittima ha dichiarato di essersi accorta solo per caso del furto non avendo sentito alcun contatto fisico ma avendo visto con la coda dell’occhio il proprio portafoglio di colore turchese chiaro che veniva sfilato dalla ragazza che le stava accanto."


Al prossimo post! 


mercoledì 28 dicembre 2016

Di porte e di portoni

Avete mai sentito il detto " Si chiude una porta, si apre un portone" ? 

E' proprio di porte infatti che oggi vi voglio parlare.. di porte color turchese! 
Scorrendo la pagina House of Turquoise, un sito ricco di ispirazioni su stanze e decorazioni color turchese, mi è saltato all'occhio un articolo, pubblicato il 31 ottobre 2016, sulle porte d'entrata delle tipiche casette americane color turchese. Una ricerca decisamente bizzarra, ma creativa e interessante. 

Entriamo quindi nelle case color turchese e lasciamoci ispirare dalla loro personalità.



Progettata da Polhemus savery dasilva


Progettata da Jenny Wolf Interiors


Fotografata da Hiya Papaya




Idea di Hgtv


Progettato da Addisons wonderland

Idea di Hgtv smart home 2013


Fotografato da Hiya Papaya


Qui l'articolo completo : Turquoise and blue front doors .

Al prossimo post!

martedì 27 dicembre 2016

Step 15: Breve intervallo pubblicitario

" La pubblicità non è una scienza. E' persuasione. E la persuasione è un'arte." 
 Bill Bernbach , pubblicitario statunitense


La pubblicità può essere considerata un'arte, per questo ho deciso di indirizzare la mia ricerca sulla presenza del colore turchese chiaro nelle locandine pubblicitarie storiche. Ne ho individuate due. 


Cinzano, 1955 (Italia)


Liquore Camomille, 1898 (Francia) 

Il ruolo giocato dal colore nella pubblicità, ma più in generale nel settore della grafica, l'ho già illustrato nello Step 10. Sicuramente il turchese trasmette un senso di pace e calma, anche per il suo riferimento ai colori del cielo e del mare. Ho infatti trovato una pubblicità recente di una compagnia aerea proprio color turchese.


Air France: pubblicità fotografata su "National Geographic Italia", Vol. 38 N.5, novembre 2016

Questa ricerca mi ha portato anche a scoprire pubblicità non solo belle dal punto di vista estetico e artistico, ma anche dal forte significato ed impatto emotivo. Segnalo questa gallery: Le 40 più belle pubblicità progresso.


Al prossimo post!


lunedì 26 dicembre 2016

Step 18 : Un vortice di pennellate turchese chiaro

L'arte è sempre stata per me una grande passione, soprattutto il periodo impressionista. Proprio per questo ho ricercato il turchese chiaro fra i grandi di quel periodo. Ecco quindi due famose opere di Van Gogh e Monet, in cui primeggia il mio colore. 


Vincent Van Gogh, "Autoritratto", 1889, Museo d'Orsay ( Parigi) 


Claude Monet, "Le ninfee", 1915 circa, Neue Pinakothek ( Monaco di Baviera )


In realtà, è nel periodo rinascimentale che il turchese fa la sua apparizione negli abiti, ma anche nell'arte. Come non citare allora Botticelli? 



Sandro Botticelli, "La nascita di venere", 1484/1485, Galleria degli Uffizi (Firenze)


Per saperne di più sulle opere : 





Al prossimo post! 

lunedì 12 dicembre 2016

Step 16 : Il turchese chiaro nella storia del design

E' arrivato il momento che tanto aspettavo: posso scrivere il post sul design! 
Infatti, ho finalmente potuto prendere visione di alcuni cataloghi sugli oggetti che hanno fatto la storia del design. 

Il primo che ho scelto è la famosissima ed iconica Panton Chair (1999)


Progettata da Verner Panton nel 1960, designer danese che fa del colore una caratteristica importante del suo lavoro, 
viene realizzata da Vitra seguendo l'idea originale solo nel 1999. Infatti solo allora diviene possibile realizzare questa sedia in un unico pezzo di plastica durevole e tinta con una finitura opaca. 
La Panton Chair ha vinto molti international design awards ed è esposta nelle collezioni di alcuni musei. 


Il secondo oggetto è il mobile " Under control" realizzato da Enrico T. De Paris per Zanotta, nel 1996. 



Di questo mobile sono stati realizzati soltanto 99 esemplari, uno dei quali è esposto alla Turin Gallery in via Maria Vittoria 19, a Torino. Realizzato in legno laccato presenta degli inserti in acciaio e gocce di vetro. 


Il terzo ed ultimo oggetto che voglio presentare oggi è "Eames Elephant" ( 1945 )


Ideato da Charles e Ray Eames nel 1945 questo pezzo, inizialmente progettato in compensato, non viene mai prodotto fino ai giorni nostri. Oggi, Vitra produce questo simpatico elefantino in plastica e lo indirizza ai bambini come giocattolo o come semplice elemento decorativo per la cameretta. 

Al prossimo post!

Il colore dell'anno 2017

E' finalmente giunto il fatidico periodo in cui Pantone dichiara il colore dell'anno! Questa volta è toccato ad un colore che potrei definire un "lontano parente" del mio turchese chiaro: il color Greenery.


Pantone ha dichiarato di aver scelto questo colore perché riflette ed esprime quello che sta succedendo nel mondo: è stato un anno difficile per molti e questo colore, simbolo della primavera e della natura, può portare un po' di ottimismo ( e anche di verde) laddove manca. 

Nonostante questo colore abbia ricevuto un sacco di critiche, io credo che esprima un bellissimo concetto: penso che dovremmo affrontare tutti la vita con più vitalità e passione e sicuramente facendo maggiore attenzione all'ambiente! 

" A refreshing and revitalizing shade , Greenery is symbolic of new beginnigs."  Così ha dichiarato Pantone ( qui ) e , dato anche il periodo dell'anno, è quello che auguro a tutti! 

giovedì 8 dicembre 2016

Le onde di nebbia turchese

Restando sempre in tema fotografie spettacolari, passiamo dall'aurora boreale (di cui ho parlato qui) alla nebbia. Infatti il fotografo americano Nicholas Steinberg, appassionato di nebbia, ha monitorato per 8 anni questo fenomeno atmosferico, scoprendo che, a causa delle correnti calde, in estate la nebbia si sposta nel cielo formando delle onde molto simili a quelle dell'oceano. Ha chiamato l'effetto "fog waves" ( onde di nebbia ) e l'ha immortalato in una serie di scatti veramente incredibili. 


Le foto sono scattate dal monte Tamalpais ( California). 


E' facile immaginare quanto io sia rimasta sorpresa già dal fatto che esista al mondo una persona appassionata di nebbia, cosa che di sicuro può essere annoverata fra le passioni più strane che abbia mai sentito. Ma ancor di più sono rimasta colpita dal fatto che fra queste onde fosse presente il turchese chiaro! Ho capito allora che è un colore molto presente in natura e non solo nel mare. Anche se in questo caso ci siamo "metaforicamente" vicini!


La fonte di questo post è l'articolo pubblicato da TPI il 7 dicembre 2016. Qui il link: http://www.tpi.it/mondo/stati-uniti/onde-nebbia-esperimento-fotografo-8-anni

















Al prossimo post!

mercoledì 7 dicembre 2016

Una dea in cielo

Non sono un'esperta di astronomia, ma resto sempre affascinata quando guardo le foto o le immagini relative al nostro universo. Oggi, sfogliando la pagina Facebook "Chi ha paura del buio?", che è un bellissimo portale di divulgazione scientifica tutto italiano, ho trovato una splendida foto di un' aurora boreale dalle sfumature turchesi. 
Ho scelto di lasciare lo sfondo del mio blog bianco, proprio perché desideravo che fossero i contenuti e le foto a parlare. Ecco allora il meraviglioso scatto. 





La foto è stata scattata in Canada nel 2013 da Yuichi Takasaka ed è un classico esempio di pareidolia, ovvero la capacità di ricondurre forme casuali ad oggetti e strutture note. Molti associano a quest'aurora una dea che cammina in cielo. Io vedo dei baffi con una pipa. E voi cosa associate a questo incredibile cielo? 

Per gli appassionati di astronomia, segnalo inoltre questo sito che ogni giorno propone una foto diversa dell'universo: APOD.


Al prossimo stellare post!


martedì 6 dicembre 2016

Step 20 : Un altro abito per la regina

Oggi parliamo di moda. Attratta dai sontuosi ed eccentrici abiti color turchese chiaro della regina di Francia Maria Antonietta D'Asburgo-Lorena, ho trovato un'interessante storia da raccontare. Infatti la regina e la sua sarta Rose Bertin sono entrate nella storia della moda e ne hanno segnato un'inversione di marcia : fino ad allora, la moda era dettata dai ricchi nobiluomini e nobildonne, che dotati di grandi risorse finanziarie, decidevano cosa vestire e come. A partire dal XVIII secolo invece, si diede spazio all'estro e alla creatività dei grandi artigiani, che confezionavano abiti e grandi capelli secondo il proprio gusto.

Gli abiti color turchese chiaro della regina - ritratti di corte
Tutto ebbe inizio con una giovane sarta che approdò a Parigi e iniziò a lavorare per le ricche contesse. La sua fama giunse allora alla regina, che se ne innamorò immediatamente. Maria Antonietta, che prima di allora vestiva in modo semplice, iniziò ad interessarsi alla moda e insieme a Rose incominciò a lanciare nuove e sempre più eccentriche mode. Un esempio sono i "pouf", ovvero in cima ad una gonfia chioma di capelli, venivano sistemati gli oggetti più strani e simbolici: frutta, fiori, uccelli e barche in miniatura. 


L'estro della sarta si notava anche nei nomi che dava ai suoi abiti: "I piaceri indiscreti", " I sospiri soffocati", "I desideri mascherati". Così come divennero eccentrici anche i nomi dati ai comuni colori: "occhio di re" ( blu maiolica), "cacca di delfino", "fiamme d'Opèra".


Rose non aveva un compito semplice. Ogni tre mesi doveva confezionare più di 60 abiti per la regina, la quale aveva così tanti abiti che la mattina ,per scegliere come vestirsi, sfogliava un libro con dei campioncini di stoffa degli abiti che già possedeva e apponeva una spilla sul prescelto. La sarta venne soprannominata " ministro della moda". 
Le due donne divennero quindi un simbolo di eleganza ed un riferimento per la moda dei tempi. 



Per ulteriori approfondimenti su Rose Bertin consiglio il sito Storia della moda femminile.
Le immagini degli abiti disegnati dalla sarta provengono dal sito Manuluize.


Al prossimo post!


mercoledì 30 novembre 2016

Step 13 : Il colore nel fumetto

La ricerca per questo post è stata la più difficile fino ad ora. Ho sfogliato non so quanti fumetti, aperto tantissime immagini in tutte le lingue, ma il turchese chiaro non veniva fuori! Fino a quando ieri sera, sfinita, mi cade l'occhio sulla pila dei libri sempre presente sul mio comodino. E lì, schiacciato fra Anna Karenina e Madame Bovary, vedo un fumetto dimenticato. Inizio a sfogliarlo, senza grandi speranze, quando finalmente lo vedo: il turchese citato in una nuvoletta! Non potevo crederci. Ed ecco quindi la striscia in questione,tratta dal fumetto di Leo Ortolani, Rat-Man " The walking rat" n. 106, Modena : Panini Comics, gennaio 2015.




Questo è uno dei tre volumetti che Leo Ortolani ha dedicato alla serie tv "The walking dead". Con il suo stile sagace, riesce a farne una parodia molto divertente. Per gli appassionati della serie come me, ne consiglio la lettura! 

Al prossimo post! 

venerdì 25 novembre 2016

Step 10 : Un colore per ogni logo

Dimmi di che colore è il tuo logo e ti dirò che tipo di azienda sei. E' più o meno questa la filosofia alla base della "Logo Science", di cui ho scoperto recentemente l'esistenza. 

Alcuni studi hanno rivelato che il nostro cervello ancor prima di guardare un oggetto viene colpito dal suo colore. Infatti, ci vogliono circa 90 secondi per stabilire un giudizio su un marchio e il 90% dell'attenzione è catturata dal colore. Quindi non mi stupisce il fatto che su questo abbiano costruito addirittura una scienza con regole ben precise. 


Analizzando i vari loghi e stemmi presenti sul mercato ho notato che i colori più usati sono il blu, circa il 33 %, e poi a seguire il rosso, ma trovare emblemi turchesi è risultato piuttosto difficile. Una volta approfondita la scienza dei loghi ho capito il perché. Il blu e il verde hanno dei forti significati: l'uno rappresenta la fiducia, il progresso, l'altro la salute e l'attenzione per l'ambiente; quindi i grandi marchi preferiscono scegliere dei colori dal forte impatto visivo. Sono le piccole aziende, invece, o i marchi nascenti che scelgono le nuove tonalità, proprio per distinguersi e farsi riconoscere. 



Per questo gli unici loghi che sono riuscita a trovare di color turchese, oltre il classico Tiffany , sono i simboli di nuovi brand. 


Questo è il logo di un consulente di design, che ha scelto il giallo e il turchese per i suoi bigliettini da visita, richiamando la trama di un alveare ( infatti bee significa ape in inglese). 




Questo è invece la firma della designer Mica May, che, appassionata dei colori Pantone, ha deciso di creare un proprio marchio di agendine e calendari. 

Concludendo, si può dire che il turchese chiaro è un colore che attribuisce ai loghi il significato di novità, freschezza e dà anche una piacevole sensazione di calma, proprio per la presenza delle sfumature di blu e verde al suo interno.

Al prossimo post! 


mercoledì 23 novembre 2016

Step 12: Un pranzo turchese chiaro?

Se dovessi fare un pranzo a tema turchese chiaro, probabilmente i miei ospiti mangerebbero solo dolcetti e una quantità infinita di colorante. Infatti, sembra che il turchese chiaro non esista in piante, radici o in qualunque altra cosa che possa dare al cibo o al piatto quel colore in modo naturale. L'unica presenza naturale del colore che sono riuscita a trovare è nel tralcio della vite d'inverno, dopo che questa ha subito un trattamento a base di rame e zolfo. Sicuramente però non darà un vino turchese chiaro! 
E allora ecco una sfilza di dolci e biscottini ricoperti di glassa colorata: sicuramente belli, magari anche buoni, ma, a mio parere, non il massimo della nostra cucina! 

Macarons - biscottini a forma di cuore - cupcakes - donut





Esistono poi anche dei cocktail turchese chiaro. Alcuni esempi sono il "Turquoise blue" o lo "Swimming pool". Il loro colore è dovuto alla presenza del liquore Blue Curaçao , ricavato dalla buccia di un particolare tipo di arancia amara, che cresce nell'omonima isola di fronte alle coste del Venezuela.   

Turquoise blue
Ma se in questo tripudio di coloranti dovessi scegliere una ricetta da riprodurre, sicuramente sarebbe quella dei "Lemon Lime Popsicles", ovvero dei semplici ghiaccioli turchesi (forse non perfettamente adatti alla stagione, ma la cucina non è il mio forte! ).

Foto e ricetta sono tratti dal sito Northstory

La ricetta è molto semplice: si tratta di unire all'incirca 2 tazze di soda o limonata, con tanto colorante turchese fino a quando non si raggiunge la sfumatura voluta. A questo punto, dopo aver mescolato tutto, basta inserire il liquido nei contenitori per ghiaccioli e lasciarli in freezer per qualche ora... e il gioco è fatto! Esiste anche la variante col pistacchio.


Foto e ricetta tratti dal sito The sweet escape
Al prossimo post!



domenica 20 novembre 2016

Ricordando Lev Tolstoj..

Il percorso di studio e di ricerca relativo al turchese chiaro, ma in generale al mondo dei colori, comprende l'analisi cromatica di un libro. La mia scelta è ricaduta su un'opera letteraria grandiosa : " Guerra e pace" di Lev Tolstoj. Proprio oggi ricorre l'anniversario della morte dello scrittore russo. 


Doodle in ricordo di Tolstoj del 2014 di Google



Ecco l'articolo che gli ha dedicato The Post Internazionale : 





giovedì 17 novembre 2016

Step 7 : Ciak! Si gira

Proseguendo la ricerca sul colore, sbarchiamo in un altro importantissimo campo fra i rifermenti visivi : come non citare infatti l'importanza del colore nel cinema?

E' risaputo che il colore è usato dai registi come strumento per comunicare o indurre negli spettatori delle emozioni o delle sensazioni, oltre ad avere un ruolo puramente estetico. Ad ogni colore è associato un diverso significato ed una diversa funzione, come si può vedere in questo splendido video di cui consiglio la visione.


Questo lavoro, ad opera di Lilly Mtz -Seara, si intitola " Color psychology" e mostra, fra i vari colori, come il turchese riesca a comunicare calma, ma anche desolazione e lontananza allo spettatore. 

In questa indagine ho visto moltissimi siti che riportano le palettes usate nei film, fra cui voglio segnalare: 

Movies in color 

Digitalsynopsis

Questo mi ha suscitato una riflessione: abbiamo tante risorse a disposizione, ma uno dei problemi principali risiede nel sapersi destreggiare e nel saper scegliere. Quindi ho deciso che invece di mettere una serie lunghissima di fotogrammi, riporterò solo tre film : uno caratterizzato dalla presenza del turchese nel titolo, uno caratterizzato dal turchese nella palette, uno in cui invece il turchese predomina.

  •  Turchese chiaro nella palette:
Marie Antoinette (2006) di Sofia Coppola

  •  Turchese chiaro nel titolo:
" Orme sulla neve color turchese " (2014) di Giancarlo Baudena


Locandina

  •   Turchese chiaro come colore predominante :

The royal Tenembaum (2001) di Wes Anderson

Al prossimo post!