mercoledì 30 novembre 2016

Step 13 : Il colore nel fumetto

La ricerca per questo post è stata la più difficile fino ad ora. Ho sfogliato non so quanti fumetti, aperto tantissime immagini in tutte le lingue, ma il turchese chiaro non veniva fuori! Fino a quando ieri sera, sfinita, mi cade l'occhio sulla pila dei libri sempre presente sul mio comodino. E lì, schiacciato fra Anna Karenina e Madame Bovary, vedo un fumetto dimenticato. Inizio a sfogliarlo, senza grandi speranze, quando finalmente lo vedo: il turchese citato in una nuvoletta! Non potevo crederci. Ed ecco quindi la striscia in questione,tratta dal fumetto di Leo Ortolani, Rat-Man " The walking rat" n. 106, Modena : Panini Comics, gennaio 2015.




Questo è uno dei tre volumetti che Leo Ortolani ha dedicato alla serie tv "The walking dead". Con il suo stile sagace, riesce a farne una parodia molto divertente. Per gli appassionati della serie come me, ne consiglio la lettura! 

Al prossimo post! 

venerdì 25 novembre 2016

Step 10 : Un colore per ogni logo

Dimmi di che colore è il tuo logo e ti dirò che tipo di azienda sei. E' più o meno questa la filosofia alla base della "Logo Science", di cui ho scoperto recentemente l'esistenza. 

Alcuni studi hanno rivelato che il nostro cervello ancor prima di guardare un oggetto viene colpito dal suo colore. Infatti, ci vogliono circa 90 secondi per stabilire un giudizio su un marchio e il 90% dell'attenzione è catturata dal colore. Quindi non mi stupisce il fatto che su questo abbiano costruito addirittura una scienza con regole ben precise. 


Analizzando i vari loghi e stemmi presenti sul mercato ho notato che i colori più usati sono il blu, circa il 33 %, e poi a seguire il rosso, ma trovare emblemi turchesi è risultato piuttosto difficile. Una volta approfondita la scienza dei loghi ho capito il perché. Il blu e il verde hanno dei forti significati: l'uno rappresenta la fiducia, il progresso, l'altro la salute e l'attenzione per l'ambiente; quindi i grandi marchi preferiscono scegliere dei colori dal forte impatto visivo. Sono le piccole aziende, invece, o i marchi nascenti che scelgono le nuove tonalità, proprio per distinguersi e farsi riconoscere. 



Per questo gli unici loghi che sono riuscita a trovare di color turchese, oltre il classico Tiffany , sono i simboli di nuovi brand. 


Questo è il logo di un consulente di design, che ha scelto il giallo e il turchese per i suoi bigliettini da visita, richiamando la trama di un alveare ( infatti bee significa ape in inglese). 




Questo è invece la firma della designer Mica May, che, appassionata dei colori Pantone, ha deciso di creare un proprio marchio di agendine e calendari. 

Concludendo, si può dire che il turchese chiaro è un colore che attribuisce ai loghi il significato di novità, freschezza e dà anche una piacevole sensazione di calma, proprio per la presenza delle sfumature di blu e verde al suo interno.

Al prossimo post! 


mercoledì 23 novembre 2016

Step 12: Un pranzo turchese chiaro?

Se dovessi fare un pranzo a tema turchese chiaro, probabilmente i miei ospiti mangerebbero solo dolcetti e una quantità infinita di colorante. Infatti, sembra che il turchese chiaro non esista in piante, radici o in qualunque altra cosa che possa dare al cibo o al piatto quel colore in modo naturale. L'unica presenza naturale del colore che sono riuscita a trovare è nel tralcio della vite d'inverno, dopo che questa ha subito un trattamento a base di rame e zolfo. Sicuramente però non darà un vino turchese chiaro! 
E allora ecco una sfilza di dolci e biscottini ricoperti di glassa colorata: sicuramente belli, magari anche buoni, ma, a mio parere, non il massimo della nostra cucina! 

Macarons - biscottini a forma di cuore - cupcakes - donut





Esistono poi anche dei cocktail turchese chiaro. Alcuni esempi sono il "Turquoise blue" o lo "Swimming pool". Il loro colore è dovuto alla presenza del liquore Blue Curaçao , ricavato dalla buccia di un particolare tipo di arancia amara, che cresce nell'omonima isola di fronte alle coste del Venezuela.   

Turquoise blue
Ma se in questo tripudio di coloranti dovessi scegliere una ricetta da riprodurre, sicuramente sarebbe quella dei "Lemon Lime Popsicles", ovvero dei semplici ghiaccioli turchesi (forse non perfettamente adatti alla stagione, ma la cucina non è il mio forte! ).

Foto e ricetta sono tratti dal sito Northstory

La ricetta è molto semplice: si tratta di unire all'incirca 2 tazze di soda o limonata, con tanto colorante turchese fino a quando non si raggiunge la sfumatura voluta. A questo punto, dopo aver mescolato tutto, basta inserire il liquido nei contenitori per ghiaccioli e lasciarli in freezer per qualche ora... e il gioco è fatto! Esiste anche la variante col pistacchio.


Foto e ricetta tratti dal sito The sweet escape
Al prossimo post!



domenica 20 novembre 2016

Ricordando Lev Tolstoj..

Il percorso di studio e di ricerca relativo al turchese chiaro, ma in generale al mondo dei colori, comprende l'analisi cromatica di un libro. La mia scelta è ricaduta su un'opera letteraria grandiosa : " Guerra e pace" di Lev Tolstoj. Proprio oggi ricorre l'anniversario della morte dello scrittore russo. 


Doodle in ricordo di Tolstoj del 2014 di Google



Ecco l'articolo che gli ha dedicato The Post Internazionale : 





giovedì 17 novembre 2016

Step 7 : Ciak! Si gira

Proseguendo la ricerca sul colore, sbarchiamo in un altro importantissimo campo fra i rifermenti visivi : come non citare infatti l'importanza del colore nel cinema?

E' risaputo che il colore è usato dai registi come strumento per comunicare o indurre negli spettatori delle emozioni o delle sensazioni, oltre ad avere un ruolo puramente estetico. Ad ogni colore è associato un diverso significato ed una diversa funzione, come si può vedere in questo splendido video di cui consiglio la visione.


Questo lavoro, ad opera di Lilly Mtz -Seara, si intitola " Color psychology" e mostra, fra i vari colori, come il turchese riesca a comunicare calma, ma anche desolazione e lontananza allo spettatore. 

In questa indagine ho visto moltissimi siti che riportano le palettes usate nei film, fra cui voglio segnalare: 

Movies in color 

Digitalsynopsis

Questo mi ha suscitato una riflessione: abbiamo tante risorse a disposizione, ma uno dei problemi principali risiede nel sapersi destreggiare e nel saper scegliere. Quindi ho deciso che invece di mettere una serie lunghissima di fotogrammi, riporterò solo tre film : uno caratterizzato dalla presenza del turchese nel titolo, uno caratterizzato dal turchese nella palette, uno in cui invece il turchese predomina.

  •  Turchese chiaro nella palette:
Marie Antoinette (2006) di Sofia Coppola

  •  Turchese chiaro nel titolo:
" Orme sulla neve color turchese " (2014) di Giancarlo Baudena


Locandina

  •   Turchese chiaro come colore predominante :

The royal Tenembaum (2001) di Wes Anderson

Al prossimo post!



mercoledì 16 novembre 2016

Step 6 : Dalla biologia cellulare all'astronomia: come il turchese ha conquistato la scienza

Il turchese chiaro fa indubbiamente il suo ingresso nella storia delle scienze come minerale. Basti pensare che è citato nel trattato "Naturalis historia" di Plinio il Vecchio, il quale parla della pietra chiamandola "callania", dal greco bella pietra. Ma, delegando l'analisi nell'ambito della mineralogia ad un post successivo, in quali altri settori della scienza lo ritroviamo? 


Facendo riferimento al colore e non alla omonima pietra, voglio riportare qui due studi importanti. 

Il primo riguarda la scoperta di una nuova proteina che emette luce fluorescente turchese, chiamata mTurquoise2. Questa permette di studiare le interazioni e i processi che avvengono all'interno degli organismi viventi tramite delle immagini ad alta risoluzione. In modo particolare, permette di ricostruire i meccanismi cellulari i cui segnali sono deboli e le reazioni molto veloci con una migliorata sensibilità. Dobbiamo questa importante scoperta risalente al 2012 all'istituto di Biologia Strutturale di Grenoble, all'università Joseph-Fourier e alla Commissione francese dell'energia atomica e alternativa. 

Spostandoci dalla biologia cellulare all'astronomia, vediamo la presenza del turchese nel secondo studio. Questo riguarda il colore del lato oscuro della luna, in inglese the dark side of the moon, espressione che tutti conosciamo per il celebre album dei Pink Floyd. 
Un gruppo di astronauti, dopo due anni di osservazioni e misure, presso l'osservatorio Mauna Loa nelle Hawai, ha scoperto che il lato oscuro della luna, che non è colpito direttamente dalla luce del sole, ma che riceve luce dalla terra, riflette una luce turchese. " Gli astronauti che si trovano sulla luna e guardano la terra, la descrivono come un pianeta dalla luce blu marmo" - afferma Thejll, uno scienziato dell'istituto metereologico Danese di Copenhagen - " Non essendo stato nello spazio, non so cosa intendano esattamente, ma una volta che la luce blu colpisce la superficie della luna, questa cambia in un colore fra il verde e il blu. Possiamo chiamarlo turchese." 

Luna crescente - foto di David Nunuk/Corbis
Per concludere, mi sembra doveroso sfruttare il riferimento all'album dei Pink Floyd per portare anche in questo blog un po' di bella musica. E in onore dei colori, qui di seguito i brani "Speak To Me - Breathe" / "Any Colour You like". 



Buon ascolto!

Fonti: 





venerdì 11 novembre 2016

Le più belle copertine turchese chiaro!

Dopo aver fatto una ricerca nella musica, ho scoperto che il turchese è presente non solo nei testi, ma anche fra le copertine di alcuni album ed addirittura sui vinili. Ecco quindi una rassegna delle più belle copertine e dei più bei vinili turchese chiaro! 


Basecamp - Shudder

Pearl Jam Fixer 7" Vinyl Record

Florence "What kind of man / As far as I could get "

Interstellar bridge - Pink Floyd 

Nevermind - Nirvana

Per altre splendide copertine, consiglio di guardare la gallery dell'artista Storm Thorgerson, che si è occupato degli album di molti gruppi famosi, fra cui anche gli stessi Pink Floyd. 

Al prossimo post! 




Step 5 : Musica maestro!


 " La musica è l'esempio unico di ciò che si sarebbe potuta dire - se non ci fosse stata l'invenzione del linguaggio, la formazione delle parole, l'analisi delle idee - la comunicazione delle anime. "
                     Marcel Proust -La prigioniera 

Come quando focalizzi la tua attenzione su una cosa e all'improvviso questa inizia ad apparirti ovunque, allo stesso modo per me il turchese chiaro e il turchese, in particolar modo, sono comparsi in ogni cosa quotidiana, fra cui anche la musica. E' come se prima facessero parte di uno sfondo scontato e adesso, invece, ne fossero i protagonisti. E allora sentiamo cosa hanno da dirci ! 




Tra tutti i brani in cui è presente il mio colore, ho scelto quello che potesse rappresentarmi meglio. Il brano si intitola " Turquoise", composto nel 1965 da Donovan, il cantautore soprannominato il " Bob Dylan scozzese".



" Turquoise " 

Your smile beams like sunlight on a gull's wing
And the leaves dance and play after you
Take my hand and hold it as you would a flower
Take care with my heart, oh darling, she's made of glass

Your eyes feel like silence resting on me
And the birds cease to sing when you rise
Ride easy your fairy stallion you have mounted
Take care how you fly, my precious, you might fall down

In the pastel skies a sunset I have wandered
With my eyes and ears and heart strained to the full
I know I tasted the essence in the few days
Take care who you love, my precious, he might not know 


Voglio anche menzionare il brano " Land of navajo" del gruppo Old And In The Way, proprio per il riferimento al  popolo nativo americano dei navajo e alla forte presenza nella loro cultura del turchese, come ho raccontato nel post precedente. 


" Land of navajo" 

Oh the wind blows cold
On the trail of the buffalo
Oh the wind blows cold
In the land of the Navajo
In the land of the Navajo

A hundred miles from nowhere out on the desert sand
One Eyed Jack the trader hold some turquoise in his hand
By his side sat Running Elk his longtime Indian friend
He vowed that he would stay by Jack until the bitter end

Jack had gambled everything he owned to lead this wandering life
He might have had a happy home and a tender loving wife
But his hunger was for trading trapper's furs for turquoise stones
Anything that the Indians had Jack wanted for his own

Said Jack to Running Elk I'll gamble all my precious stones
Before I leave my body here among these bleaching bones
Though now my time is drawing near and I'm filled with dark regrets
My spirit longs to journey as the sun begins to set

We raped and killed we stole your land
We rule with guns and knives fed whiskey to your warriors
While we stole away your wives
Said Running Elk what's done is done you white men rule this land
So lay the cards face up and play your last broken hearted hand

When your dealing cards with death the joker's wild the ace is high
Jack bet the Mississippi River running Elk raised him the sky
Jack saw him with the sun and room and upped him with the stars
Running Elk bet the Rocky Mountains Jupiter and Mars

The sun was sinking in the west when Jack draw the ace of spades
Running Elk just rolled his eyes and smiled and passed away
Jack picked up his turquoise stones and cast them to the sky

He stared into the setting sun and made the mournful cry


Qui il sito da cui ho preso i testi delle canzoni.
Al prossimo post! 

Animazione di Artrake Studio


giovedì 10 novembre 2016

Step 4 : Origini e miti

Nei primi post ho cercato di dare una definizione generale del color turchese chiaro, ma ora è giunto il momento di approfondire la sua storia e in modo particolare l'origine. Per poter indagare la presenza del turchese nei miti è necessario fare riferimento alla pietra preziosa, in quanto l'accezione esclusivamente cromatica appare solo nel '500. 

Per capire da dove deriva il turchese, bisogna capire dove fossero geograficamente collocati i primi giacimenti. Infatti, nonostante il suo nome faccia riferimento alla Turchia, non è lì che si trovava originariamente. Il nome è stato dato erroneamente dai mercanti veneziani che l'avevano portato in Europa dai bazar turchi, ma queste pietre erano di origine persiana.
Le prime estrazioni del turchese infatti risalgono al 6.000 a.C nell'antico Egitto e per questo è una pietra presente nei miti egiziani. Inoltre, altri giacimenti importanti si trovano nell'America del nord ed è per questo che i principali miti che riportano il turchese riguardano anche i nativi americani.   


  • Antico Egitto - La Signora del Turchese 
I miti in cui compare il turchese sono quelli riferiti ad Hator, la dea madre. Questa dea è caratterizzata da una variegata complessità di ruoli: nell'antichità era considerata Regina dell'Oltretomba, rappresentante del Cosmo, successivamente divinità guerriera, ma anche dea del mare e del cielo, della fertilità e della maternità. Era considerata inoltre patrona della danza, della musica e dell'amore. E in modo particolare la dea era anche patrona delle regioni orientali straniere, soprattutto della penisola del Sinai e qui, a causa della presenza delle miniere di turchese, veniva chiamata Signora del Turchese. 

Tempio di Hator - particolare del soffitto (per altre foto del tempio cliccare qui)

Fonte bibliografica: "Mitologia e dei dell'antico Egitto", Massimo Dall'Agnola - Edizioni Ferrari Sinibaldi, 31 lug 2010


  • Navajo - La donna che si rinnova
Estsanatlehi, il cui nome significa donna che si rinnova o donna della conchiglia, è una divinità molto importante nel culto dei Navajo, una popolo nativo americano che vive attualmente nel nord America. E' anche chiamata donna turchese perché i figli , che aveva dato alla luce insieme al Sole, le costruirono un palazzo di turchesi da cui ella manda tutto ciò che serve agli uomini : la primavera, l'estate, la neve ma anche i semi di mais e delle varie piante. Ad essa sono associati, secondo i miti, la creazione del cielo e della terra. In modo particolare la dea muta d'abito quattro volte all'anno, creando le stagioni. Ma essa rappresenta anche le fasi dell'esistenza femminile e soprattutto il rito della pubertà.

Per ulteriori informazioni sui riti vedere il sito Il cerchio della luna.



Fonte bibliografica : "Atlante illustrato della mitologia del mondo" a cura di Angela Cerinotti - Giunti Editore, 2002 

Al prossimo post!