La chimica non è decisamente il mio forte. Forse per questo ho deciso di lasciare fra gli ultimi questo post. Inserendoci un po' di storia, però, anche delle formule chimiche possono diventare interessanti: "La callaina viene attacca dagli oli, dai balsami e dal vizio" così scriveva della turchese Plinio nella sua Naturalis Historia, riferendosi alla porosità del minerale. Quindi, quando parliamo di turchese dal punto di vista chimico, è bene distinguere il minerale dal colore.
Fatta questa doverosa premessa vediamo come si comporta il turchese. Se analizziamo il minerale, la sua formula chimica è: CuAl6[(OH)2|PO4]4H2O. Appartiene al sistema triclino e il suo colore, tra l'azzurro e il verde, varia a seconda della quantità di rame e ferro presenti. ( Per un approfondimento leggere qui )
Fra i reperti in turchese, risale proprio ai tempi dell'antica Roma il busto di Augusto (o di Tiberio secondo alcuni) ottenuto da una turchese e datato I secolo dopo Cristo. Fu poi montato su un piedistallo d'oro nel 1580 da Ferdinando de' Medici.
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Busto conservato presso il Museo degli argenti di Firenze |
Parlando,invece, del colore bisogna far riferimento ai pigmenti.
Fra i pigmenti sintetici è da annoverare il cobalto turchese. E' un pigmento inorganico minerale sintetico ed è ottenuto tramite una miscela di ossidi di zinco e di cobalto. Presenta una tinta molto viva ed opaca.
Fra i pigmenti organici naturali, invece, esistono le flatocianine. Si ottengono preparando del cloruro rameico, CuCl2, e ftalonitrile. Clorurando poi questo pigmento si ottengono pigmenti turchesi, dotati di un'ottima resistenza alla luce. Questi pigmenti sono molto usati nell'ambito industriale.
Variando i dosaggi dei componenti usati per ottenere il colore, si ottengono le varie sfumature e gradazioni del turchese.
Variando i dosaggi dei componenti usati per ottenere il colore, si ottengono le varie sfumature e gradazioni del turchese.
Per chi volesse approfondire il discorso sui pigmenti consiglio la lettura dell'articolo La chimica nella tavolozza. Da questa lettura si evince anche come nel mondo dell'arte e dei pittori, i pigmenti abbiano sempre assunto un ruolo importantissimo : in passato molti pittori si contraddistinguevano proprio per l'uso di un determinato pigmento. Fra i più famosi c'è sicuramente Leonardo Da Vinci e il suo nero.
Al prossimo post!
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